Differenze tra Radio FM e Radio in Streaming (o in store)
Il compito di questo articolo è quello di mettere in luce le differenze tra radio FM e radio in streaming (o in store)
La trasmissione di musica all’interno del punto vendita permette di creare la giusta atmosfera per una esperienza a 360 gradi del consumatore.
Questo assioma è diventato ormai un concetto acquisito da parte di tutti coloro che hanno un’attività commerciale. Ma quello che forse a volte viene sottovalutato è l’impatto che ha il “sound” sulle sensazioni che si vuol trasmettere al consumatore.
Infatti la musica, il sottofondo, i messaggi che vengono inviati determinano il livello di intrattenimento nel negozio. Cioè, per spiegarci meglio, migliore è la qualità della proposta musicale o di intrattenimento del punto vendita e maggiore sarà il tempo che lo stesso rimane all’interno
Ed è proprio qui che si gioca la partita e ci sono molteplici differenze tra radio FM e Radio in Streaming all’interno del punto vendita.
Radio FM e Radio in Streaming: le differenze
Radio FM
Una radio FM è impersonale, anonima, non gestibile, non personalizzabile; una radio in Streaming all’interno del punto vendita, invece, permette una personalizzazione ed una gestione tendente a far rimanere più a lungo il consumatore all’interno a “scrutare” i prodotti proposti.
La radio FM invia la musica che quell’emittente decide di inviare, solitamente ci sono gli speaker che parlano molto e seguono un filo logico nella conduzione. Il consumatore non entra ed esce dentro al negozio seguendo dall’inizio alla fine la trasmissione radiofonica. Questo significa che non riesce a seguire il filo del ragionamento o del tema che viene affrontato nella trasmissione.
Anche le radio “commerciali” principali (che hanno dei bravissimi conduttori) però usano molto la “parola” quale strumento di intrattenimento, hanno dei continui rimandi a “cosa succederà dopo” perché intendono “trattenere” il più possibile le persone a seguire il loro programma radiofonico; cercano inoltre di coinvolgere attraverso giochi o quiz telefonici o social; hanno un palinsesto deciso dalla regia.
Inoltre inviano spot e rubriche sulla base della loro programmazione e dei loro sponsor (e a volte presentano prodotti in concorrenza con lo store stesso)
Radio in Streaming
La radio in streaming, invece, è completamente costruita dal titolare del punto vendita: decide il tipo di musica, quali rubriche inserire, quali messaggi o spot inviare e soprattutto, non essendoci uno speaker, ogni passaggio dura al massimo 3 minuti per cui il cliente “percepisce” tutto quello che gli viene proposto.
Inoltre la radio in streaming è personalizzabile con propri spot che potrebbero annunciare sconti, promozioni, scadenze, novità di prodotto, ecc… tutte riguardanti solo ed esclusivamente quel determinato punto vendita
Inoltre la Radio in Streaming è completamente gestibile attraverso una piattaforma web che permette una propria programmazione ad un costo veramente basso (pochi euro al mese)
Conclusioni
Detto ciò le conclusioni le lasciamo a voi, ma vi suggeriamo di andare a visionare i nostri servizi per capire il livello di personalizzazione e i costi (ripetiamo, veramente bassi!)